Chi deve mettere giù le mani dai bambini?

La  conferenza del 7 ottobre presso la Regione Toscana di Firenze nasce dall’esigenza mia e della altre famiglie di bambini con identità di genere atipica di fare e avere informazione.

Conosco Paolo Sarti, moderatore della conferenza, dal 1992  e quando l’anno passato ho iniziato questa avventura del blog, vedendo l’interesse suscitato e l’assenza totale di figure di riferimento, ho pensato di mandargli una mail per chiedergli se, come pediatra, voleva darmi una mano a far sì che si iniziasse a fare informazione. Io che di politica, mea culpa, mi interesso davvero poco, non sapevo nemmeno che lui fosse candidato in una lista e che fosse stato eletto consigliere regionale.

Il nostro non sarà un convegno sulla libertà sessuale dei bambini, come è stato detto da un partito (articolo). La questione che noi andremo a spiegare riguarda l’identità di ognuno di noi e non la sessualità. E’ talmente ovvio che non si parli di sessualità che pare assurdo doverlo sempre ribadire. La questione riguarda chi siamo, NON da chi siamo attratti. Identità e sessualità non hanno nulla a che vedere l’una con l’altra. Ecco perché non vi è nulla di scandaloso nel fatto che la conferenza parli di famiglie e bambini: l’identità (chi siamo e ci sentiamo di essere) riguarda ciascuno di noi dalla  nascita.

Non sono io a sostenere che esista una differenza tra il genere anagrafico stabilito in base agli organi genitali visibili alla nascita e un genere psichico che dipende da ciò che sentiamo di essere. E non sono io a sostenere che può capitare che i due generi non corrispondano. Lo dice la psicologia, la sociologia, l’antropologia, la medicina e il buon senso.

Nel momento in cui leggo che è stato organizzato un convegno ad hoc due giorni prima del nostro  il  cui nome  è “Giù le mani dai bambini” mi sorgono spontanee due domande:

la prima è:

chi sta davvero strumentalizzando i nostri bambini a scopo politico?

e la seconda è:

queste persone hanno mai letto cosa dice il Consiglio d’Europa

riguardo all’identità di genere?

 

Siccome mi sa che molti lo ignorano lo riporto qui di seguito:

La Risoluzione 2048 nel dibattito avvenuto il 22 aprile dell’anno 2015 (15esima seduta)

ha stabilito che tutti gli stati membri:

  • Adottino misure e leggi contro la discriminazione e l’odio che includano anche la popolazione trans
  • Adottino procedure legali rapide e trasparenti basate sulla autodeterminazione riguardo al riconoscimento dell’identità di genere senza ulteriori limitazioni come per esempio l’età
  • Aboliscano la sterilizzazione forzata e altre procedure mediche come le diagnosi psichiatriche o l’obbligo al divorzio dopo il cambio di sesso.
  • Si assicurino che, nel caso si tratti di bambini, sia sempre messo al primo posto il loro benessere
  • Prendano in considerazione di includere un terzo genere nei documenti di identità laddove ne sia fatta richiesta
  • Facciano sì che l’assistenza sanitaria specifica  sia accessibile e assicurata a tutte le persone trans inclusi i bambini, accertandosi che nessuno venga etichettato come malato di mente in alcuna classificazione nazionale o internazionale.
  • Siano attivi nel fare informazione, sensibilizzare e formare la popolazione e soprattutto i professionisti

 

Detto ciò  io non credo che ci sia molto da aggiungere se non invitare tutti a partecipare e ascoltare la nostra conferenza.

 

 

 

 

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