Camilla
Majid
Come va?
Camilla
Majid
Camilla
Majid
Praticamente io devo fare le sedute per minimo 6 mesi dalla psicologa (dovrei concludere ad agosto-settembre, che sarebbe un anno) e poi altre 4 sedute con una psichiatra che poi mi rilascerà il nulla osta. Il problema è che la psichiatra che si occupa di farci le sedute lavora in un’altra struttura e non è sempre al consultorio (ultimamente non c’è mai, praticamente). Il risultato è che io ho 7 persone prima di me e i tempi di attesa diventano lunghissimi
Camilla
Majid
Camilla
Majid
Camilla
Majid
Camilla
Majid
Camilla
Majid
Camilla
Majid
Camilla
Majid
Camilla
Majid
Camilla
Majid
Camilla
Majid
Camilla
Majid
Camilla
Camilla
Immagino che come hai raccontato a me queste cose anche “gli addetti ai lavori” le sappiano e mi domando come si faccia a convivere tuti i giorni con questa responsabilità. Io sono convinta che ci siano davvero tante persone che potrebbero fare tanto di più e che invece non lo fanno per paure varie. Però nel frattempo andiamo avanti noi e diamo esempio di verità e rispetto sperando che le cose piano piano cambino.
Majid
Camilla
Mijad
Camilla
Mijad
Camilla
Mijad
Camilla
Majid
Camilla
Majid
Camilla
Majid
Camilla
Majid
Camilla
Majid
Camilla
Sono completamente d’accordo con te. E se si trattasse della mia pelle, e non quella di mio figlio, io come te non so se ormai desidererei “rientrare nei binari”. Anzi non lo vorrei mai.
Majid
Nemmeno io ad essere sincero.
Camilla
Quindi tutto sommato questo corpo non è così sbagliato…
Majid
ovviamente questa conversazione è stata pubblicata col consenso di Majid che ringrazio moltissimo!
6 thoughts on “Lessico Transfamigliare”
Ma sì, via… depatologizziamo e togliamo via terapia, diagnosi e altro cose brutte che fanno sembrare la disforia una malattia, cazzo io sono trans, quindi bombami di ormoni e non rompermi, oggi sono questo, domani quella, dopodomani bi- o pan- o quel che mi pare, è cambiarmi a piacimento documenti e genitali a spese dell SSN. E poi perché uno non dovrebbe magari iniziare la terapia a 5 anni, se la mamma la visto giocare con le bambole, o vista giocare coi camioncini, ma spetto che *l* figli* sia troppo timid* per confessare come si sente.
W la libbbertà!!!!!!!!!!!!!!!1111111111111111111111111111111111!!!!!!!!!!
Ma certo signora Giovanna, quanto ha ragione! Lasciamo che il SSN paghi soltanto per i fumatori che si ammalano di cancro, o di enfisema polmonare, o per i diabetici che non seguono le cure, o per coloro che sviluppano allergie per le schifezze che vengono messe nei cibi o per coloro che hanno incidenti stradali e si fanno male perché non hanno messo il casco o la cintura, o per tutti coloro che non fanno prevenzione. Lasciamo che sia la “tradizione” a decidere anche che cosa sia giusto o sbagliato da seguire dal punto di vista sanitario. perché insomma meglio un coglione fumatore tradizionalmente riconosciuto, che un’intelligente persona trans tradizionalmente sconosciuta. Non sono solita dare giudizi: ma trovo che riuscire a fare un commento così cretino dopo delle parole così belle, profonde e intelligenti da parte di un ragazzo di 19 anni (anche se capisco che “tradizionalmente” i millennial a 19 anni stanno sbracati davanti alla tele a non fare un cazzo e non sostengono esami alla Normale di Pisa) dimostra una tale bassezza di spirito, una tale pochezza, che signora lei mi fa una gran pena. Deve aver avuto una vita veramente misera. Non so quanti anni abbia ma spero che gliene restino davanti a sufficienza non per capire chi siano le persone trans, ma per rimediare a lei stessa per se stessa come essere umano.
Che cattiveria. Signora, lei ha bisogno di una lunga vacanza (non la chiamo per nome perché sono terrorizzato)
… “oggi sono questo, domani quello, dopodomani quell’altro”
… Cosa esattamente non ha capito dei sei mesi minimi di psicoterapia e delle ulteriori sedute di psichiatria, prima di cominciare un lentissimo e lunghissimo (e non facile) percorso?
Peccato che qui si vorrebbe togliere via tutto, quindi solo autocertificazione e via: bloccanti, ormoni, cambio di documenti, operazioni. Tutto all’insegna il transgenderismo è perfettamente normale, che non è un disturbo e quindi porre anche solo un piccolo filtro di accertamento è offensivo che non si deve sentire malato.
Partendo dal principio di autodeterminazione, io credo che solo chi senta di aver bisogno di un percorso psicologico dovrebbe seguirlo. Ciascun* arriva alla consapevolezza di voler fare la transizione in modi e tempi differenti e per alcun* potrebbe essere un’ulteriore stress quello di essere sottopost* al percorso psicologico e ai tempi lunghissimi che talvolta comporta.