Per molte persone trans il periodo delle vacanze di dicembre/gennaio (che non vogliono dire solo Natale e Capodanno ma anche Hanukkah, la Befana, los Reyes Magos, Kwanzaa, Sinterklaas (San Nikolaus), Santo Stefano, Santa Lucia…) sono un periodo di grande stress. Normalmente lo sono un po’ per tuttə, figuriamoci per chi magari per la prima volta si presenta come sé stessə .
La pandemia che ha caratterizzato in maniera drammatica questi ultimi due anni ha però anche alleggerito molte persone trans dal peso del giudizio sociale permettendo loro di fare la transizione lontano dall’occhio indiscreto dei parenti. Le stesse famiglie sono state più accoglienti perché più libere di accogliere e accompagnare nella transizione ə loro figlə. Adesso però queste vacanze ci “permettono” – volentə o nolentə – di potersi rivedere ed ecco che ci troviamo a dover affrontare di nuovo le famiglie allargate, i parenti che non vediamo da tanto, ə cuginə, ə nonnə, ə vicinə del mare, della montagna, ecc.
Alcunə ragazzə vivono lontano da casa e magari torneranno a casa da persone care che non supportano o non comprendono appieno la loro identità. Aggiungi a questo tutte le pesantezze degli “affari di famiglia”: domande invadenti, abbracci troppo lunghi da uno zio che hai incontrato quattro volte nella tua vita e essere tormentatə come se avessi di nuovo 14 anni.
La transizione lontano dalla famiglia ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi, ma la maggior parte di noi alla fine deve affrontare la sfida di attraversare di nuovo la porta principale della casa di famiglia, vedendo volti familiari e sopportando sguardi imbarazzati.
Come prima cosa da tenere sempre chiara in mente c’è il dato di fatto che nessunə è obbligatə ad andare da nessuna parte. Quindi se la cosa crea stress eccessivo guardatevi un film a casa vostra in pace e tranquillità. Se qualcunə non capirà sarà un problema suo.
Nell’eventualità che siate solə e per le persone sole a volte le feste sono un periodo difficile mandatemi una mail. Magari fare due chiacchiere può essere utile. camilla@miofiglioinrosa.com
Per chi non può evitare le feste in famiglia o per chi vuole provare ad affrontarle ecco un breve elenco di suggerimenti per aiutare chiunque debba affrontare questa situazione di difficoltà:
PENSIAMO AL PASSATO
Pensiamo al passato e a come sono andati gli ultimi incontri famigliari: cosa è andato bene e cosa no, cosa ha funzionato e cosa no, quali sono stati i momenti più difficili da affrontare e quali hanno creato maggior imbarazzo. Chi ci ha messo più a disagio e di che cosa abbiamo avuto bisogno.
Anche noi come genitori dobbiamo chiederci quali siano le nostre aspettative e quali i confini che non vogliamo superare. Chiediamoci in anticipo che cosa siamo in grado di affrontare e che cosa invece no. Pensiamo a chi vedremo e che cosa potrebbe dire o fare.
GIOCHIAMO D’ANTICIPO
Più possiamo fare in anticipo per preparare le persone alla nostra transizione o alla transizione di nostrə figliə meglio è. È importantissimo mettere in chiaro che se qualcunə ha problemi col genere di nostrə figliə, non ne deve discutere con lui/lei direttamente. Altrettanto importante è chiarire che ciò che aə altrə può sembrare come un commento innocente per nostrə figliə invece può avere un peso differente. Sottolineiamo loro che il genere nostro o di nostrə figliə è solo una parte di ciò che si è. Se ə nonnə hanno qualche difficoltà possono anche parlare di altro: come va lo sport, che programmi si hanno per il prossimo anno, che film hanno visto ultimamente… la conversazione non deve necessariamente essere incentrata sulla transizione o sul genere. C’è tanto altro di cui si può parlare.
Quando affrontiamo la questione con la famiglia prima delle feste non c’è un modo di comunicare che è valido per tuttə. Cerchiamo di adattare le cose alle persone a cui ci rivolgiamo. Cerchiamo di far attenzione a non esordire con degli ultimatum a priori. Vogliamo creare spazio per domande, vogliamo che le persone imparino quindi esordire con degli ultimatum è controproducente. A volte le cose vanno meglio di quanto crediamo. Certo magari ci sarà qualcunə che non sarà dispostə ad ascoltare e quindi saremo costretti all’ultimatum, ma cerchiamo di lasciare questa come ultima risorsa.
RIFLETTETE E FATE MENTE LOCALE
Anni fa avete fatto e regalato delle palline di Natale con la foto e/o il dead name di vostrə figliə? Pensate che le troverete appese all’albero di casa deə nonnə? Il comò del salotto di vostra madre è sommerso dalle foto deə nipoti durante la prima comunione? Pensate a tutto ciò che potrebbe mettere a disagio vostrə figliə e chiedete che cosa può essere fastidioso e imbarazzante trovare e cosa no e nel caso chiedete di toglierlo. Magari regalate una cornice con una nuova foto attuale o una pallina o decorazione natalizia col nuovo nome. Questo farà sentire vostrə figliə accolto e aiuterà anche la vostra famiglia a partecipare a quanto state vivendo. Servirà anche per non dimenticare, quando finiranno le feste, che è stata fatta una transizione.
STABILIAMO I CONFINI
I confini sono una parte sana ed essenziale di tutte le relazioni, anche familiari. Assicurati di far sapere alla tua famiglia cosa è opportuno discutere con te e cosa invece oltrepassa il limite. Per chi è più grande è importante essere chiarə in anticipo con sé stessə e con ə altrə su cosa vogliamo discutere e cosa no con la famiglia. C’è chi può sentirsi a suo agio a parlare della terapia ormonale e chi no, chi non vuole discutere di possibili interventi chirurgici e chi no, chi non vuole affrontare nessun discorso e chi non ha problemi su niente. Pensiamoci e parliamo comunicando subito che cosa è off limits e cosa no.
Qualunque siano le tue esigenze, comunicarle in modo diretto prima di presentarti per le vacanze contribuirà a rendere l’esperienza più piacevole. È sempre meglio chiarire quanta più incertezza possibile in anticipo per cercare di evitare che si presentino situazioni imbarazzanti.
Se vivi lontano dalla tua famiglia allargata va benissimo chiedere ad altri membri della famiglia di fare parte del lavoro per aggiornare il resto dei parenti. Se c’è unə familiare fidatə che si offre volontariə per fare da avvocatə e messaggerə, puoi risparmiarti lo stress di ripeterti una dozzina di volte.
Se siamo una famiglia con unə figliə piccolə che ha fatto la transizione parla con tuə figliə riguardo a cosa si aspetta dalle vacanze, che confini vuole mettere, che cosa lə mette a disagio e che cosa no. Parlarne prima rafforza il suo senso di protezione e di comprensione da parte nostra. Chiedete se vuole che voi interveniate o no, se vuole che diciate qualcosa prima dell’incontro o se invece preferisce che non diciate nulla.
IL TRIONFO DEGLI STEREOTIPI
Le feste purtroppo sono sempre molto stereotipate. A partire dai regali fino alle attività che faranno per passare il tempo. Spesso capita che ci siano divisioni tra “maschi e femmine”: i maschi a guardare la partita, le femmine a sistemare la cucina; i maschi a bere e fumare, le femmine a occuparsi del cibo. Non sempre è così ma molto spesso e questo sicuramente contribuisce al disagio soprattutto poi quando siamo persone non binarie o abbiamo unə figliə non binariə . Cerchiamo per tempo di chiedere che si eviti il più possibile di organizzare attività divise per genere. Cerchiamo di organizzare attività per tuttə e di indirizzare i parenti verso regali non stereotipati. Consigliamo di fare dei buoni regalo piuttosto che dei regali “da maschio o da femmina”.
Durante le feste gli stereotipi trionfano anche nell’abbigliamento o addirittura nel taglio di capelli che deve essere “normale”, “accettabile”, “tradizionale”. Cerchiamo di abituare la famiglia al nostro look o al look di nostrə figliə in anticipo, magari mandando una foto con gli auguri anticipati come se nulla fosse nella chat di famiglia, o aə cuginə, o aə nonnə, in modo che se devono fare commenti li facciano e li esauriscano prima dell’incontro.
CHIEDIAMO
Se siamo genitorə di unə bambinə/ragazzə trans chiediamo che nome e pronome preferisce usare. Può darsi che vostrə figliə voglia usare il suo nome di elezione con alcune persone, ma il suo dead name con altre. Chiedete che cosa vuole che facciate se qualcunə si sbaglia. Preferisce far finta di nulla? Preferisce rispondere da solə? Preferisce che voi diciate qualcosa? Pensate a quali eventi dovrete assistere: la cena daə nonnə, la parrocchia, una festa con tutta la famiglia? Chiedete quali vestiti preferirà indossare che lə faranno sentire più a suo agio.
NON AFFRONTARE TUTTO INSIEME
Tutti questi argomenti per pianificare in anticipo la buona riuscita delle vostre feste possono essere stressanti per vostrə figliə. Non c’è bisogno di affrontarli tutti insieme. Non sedetevi a tavolino per analizzarli uno per uno a mo’ di affare di stato perché altro non farà che aumentare l’ansia. Cercate di capire quale sia il mezzo di comunicazione più adatto da usare. Queste conversazioni non devono per forza avvenire di persona. Alcunə ragazzə si sentono meglio a parlare per messaggio. Bambinə più piccolə invece posso parlarne più volentieri mentre fate una attività insieme: magari fate una torta o giocate a carte o a Monopoli e durante la cosa tirate fuori casualmente uno solo di questi argomenti: “senti ma coə nonnə a Natale come vuoi vestirti? Vuoi che andiamo a comprare qualcosa di bello?” e poi un’altra volta affrontate un’altra questione. Alcunə parlano volentieri prima di andare a dormire. Per moltə adolescenti spesso la macchina è il luogo ideale dove chiacchierare. Mentre ə genitorə guida e non ti guarda si affrontano sempre un sacco di discorsi.
TROVA ALLEATƏ
Lo scontro non è mai divertente ed evitarlo con la famiglia durante le vacanze è fondamentale. Inevitabilmente si verificheranno conflitti e micro aggressioni.
Come primo livello di protezione, è bello individuare unə amicə con cui puoi sfogarti in privato, qualcunə che ti ascolterà esprimere il tuo fastidio per come si comporta la tua famiglia. Se hai una chat di ragazzə trans come te o di altrə genitorə di figlə trans, condividerete tuttə le stesse problematiche e ansie quindi assicurati di appoggiarti alla tua quando ti senti irritatə. Non aspettare di sentirti non totalmente sopraffattə. È bello sfogarsi per evitare di traboccare. Un giorno, quando tu avrai superato questo momento, potrai anche tu essere di aiuto a chi lo vive in quel momento.
DOVE DORMIRETE?
Domandatevi se il posto dove dormirete mette a vostro agio voi o vostrə figliə. Dormirete daə nonnə? Dagli ziə? Da altrə parenti? Se pensate che la cosa possa creare stress, se dovreste stare a casa di qualcunə che già sapete che sbaglierà il nome e il genere di vostrə figliə, che non è una persona supportiva, considerate altre opzioni tipo andare in hotel o in un bed and breakfast o a casa di unə amicə o di unə parente che invece vi supporta. Questo vi offrirà anche la possibilità di staccare ogni tanto ritornando per qualche minuto nel vostro alloggio quando ne sentite il bisogno, per poter parlare privatamente, per sentire che avete un luogo dove rilassarvi.
TU STESSƏ O TUƏ FIGLIƏ PRIMA DI CHIUNQUE ALTRƏ
Come genitorə vuoi supportare tuə figliə ma spesso questo contrasta con alcune relazioni che tu come adulto hai con alcuni membri della famiglia. È importantissimo capire che tuə figliə viene sempre prima anche se questo ovviamente può creare ansia. Non chiedere mai di sopportare “tanto è solo un pranzo”, non chiedere “dai per mezza giornata puoi anche mettere la gonna”. A meno che non sia tuə figliə stessə che per evitare stress ti chieda di farlo. Idem per le persone più grandi: mettetevi sempre al primo posto. Non rinunciate a voi stessə per paura di offendere qualcunə. Non sopportate più del dovuto.
INVENTATE UN SEGNALE
Inventa con tuə figliə un segnale da scambiarvi ogni qualvolta succede qualcosa. Tipo toccarsi l’orecchio o il naso o fare un gesto con la mano o dire una frase. Questo non solo vi farà capire cosa succede anche se sarete distanti nella stanza, ma creerà quella connessione necessaria affinché vostrə figliə non si senta mai solə. La complicità della condivisione alleggerirà lo stress e vi farà capire quando vostro figlio ha bisogno del vostro intervento. Questo funziona molto bene coə bambinə più piccolə per esempio che magari hanno molta ansia rispetto al fatto che ə nonnə possano continuamente usare il nome e il genere sbagliato. Sapere che dall’altra parte della stanza hai tua madre o tuo padre o unə tuə alleatə che ti sostiene, alleggerisce l’ansia di non essere in grado di correggere o contraddire.
DURANTE L’EVENTO
Prendetevi del tempo per voi ogni tanto. Uscite sul terrazzo, andate in bagno, fate il giro dell’isolato. Se avete un albergo tornate lì un’oretta con una scusa. Spezzate il tempo per alleggerire. Se siete un genitore, andate spesso ad accertarvi se va tutto bene, se c’è bisogno di qualcosa, se ha cambiato idea riguardo a qualcosa.
NON ABBIATE PAURA DI ANDARVENE!
Detto questo, adottati tutti gli accorgimenti del caso, se la situazione diventa insopportabile, non dovreste esitare ad andarvene se potete. Questo potrebbe essere difficile per molte persone, ma se hai unə amicə che ti ha offerto un posto dove stare, o se la festa è vicino casa o vicino all’albergo dove stai, lasciare un ambiente che ti sta attivamente danneggiando è la cosa migliore da fare. La tua famiglia potrebbe non capire cosa stai facendo, potresti provare in ogni modo a giustificarlə, ma la tua salute mentale e fisica dovrebbe essere sempre la tua priorità assoluta, qualunque cosa accada. La tua famiglia avrà tempo per saperne di più sulle persone transgender, ma tu potresti non avere la resistenza emotiva per affrontare di essere chiamatə col nome o il genere sbagliato per la quarantesima volta, quindi va bene mettersi al primo posto in questo momento di vulnerabilità.
DOPO
Dopo le feste parlate di come sono andate le cose, di cosa è stato positivo e che cosa no. Di cosa dovreste affrontare in maniera diversa la prossima volta e di cosa invece avete fatto bene. Dei sentimenti che avete provato. Aspettate che lo stress sia passato prima di affrontare la questione e fatelo in maniera naturale.
Se ci sono stati problemi, parla direttamente con le persone e cerca di capire se è risolvibile o se è una battaglia persa.
CARTA JOLLY
Non sottovalutate mai il potere curativo e liberatorio di una sano “vaffan****” al momento giusto se ce ne dovesse essere bisogno.
resources
https://www.them.us/story/how-to-prepare-for-first-visit-home-after-transitioning