Ciao Camilla, sono il Babbo di 3 bambini. Ho letto un articolo sulla Stampa e siamo venuti a conoscenza del tuo Blog e della tua situazione. Mi è subito sembrato molto simile a quello che stiamo vivendo noi, infatti il nostro secondo figlio di 4 anni da diversi mesi ha cominciato a manifestare attrazione verso vestiti da femmina, smalto, capelli lunghi e oggetti sberluccicosi. Abbiamo deciso di assecondare i suoi desideri per capire meglio cosa volesse realmente e fin dove questi suoi gusti stravaganti e inusuali per un bambino lo potessero condurre. Abbiamo scoperto che questa sua indole femminile è molto forte e lo rende felice poterla esprimere liberamente, abbiamo perciò deciso di assecondarla per non farlo sentire a disagio con sé stesso oppure sbagliato. Abbiamo iniziato a lasciargli indossare delle gonne, inizialmente accadeva solo in casa per paura della reazione degli altri e pensando di proteggerlo dalla presa in giro degli altri bambini, però poi ne abbiamo parlato con lui e lo abbiamo avvertito che qualcuno avrebbe potuto prenderlo in giro o ridere del suo vestito da femmina ma se lui si sentiva bene ed era felice e sicuro poteva mettersi quello che gli piaceva veramente, e così da allora non esce più senza la sua Gonna. Oggi porteremo P. per la prima volta a fare shopping da H & M, sappiamo che vorrà tutti vestitini rosa e sberluccicosi, come ti ho detto noi non vogliamo ostacolarlo ma allo stesso tempo vogliamo proteggerlo dal mondo esterno che non è ancora pronto per vedere bambini vestiti in rosa, però vediamo in lui una tale determinazione che scaccia via le paure, che in fondo sono forse più le nostre che le sue. Insomma oggi comprerà i suoi primi vestitini, sarà emozionante sicuramente vedere la gioia nei suoi occhi e spero di fare la cosa giusta, il cammino da qui in avanti sarà lungo e probabilmente anche doloroso ma siamo pronti per affrontarlo! Volevo condividere con te questa esperienza, ti faccio sapere poi com’è andata. Difficile capire cosa succederà e cosa sarà però stiamo vivendo con Amore e con Forza questo momento, non ci facciamo scoraggiare dai commenti degli altri o dai consigli di chi pensa che sia sbagliato assecondare queste sue richieste al femminile. Lui è stupendo così come è e ci fa piacere sentire la sua determinazione e il suo coraggio. Noi non ci vogliamo nascondere e soprattutto non dobbiamo nasconderlo, vorremmo una società che accetta ogni diversità e vorremmo che lui la vivesse con serenità sia adesso che in futuro, qualsiasi scelta dovrà affrontare noi lo sosterremo!
4 thoughts on “Il mio nuovo eroe!”
Malgrado tutto anche in Italia pian piano qualcosa si muove.
Auguri sinceri.
Io sono la mamma di due maschi, ora 12 e 1 5 anni, che quando erano piccoli si vestivano come gli pareva (a volte in rosa e luccicanti e a volte no), avevano i capelli lunghi con i ciuffi, giocavano con trenino, Barbie, macchinine, bambole e tutto quello che gli andava e si travestivano spesso da principesse. Ora sono grandi e “normali”, secondo i nostri standard culturali, anche se molto avanti rispetto ai coetanei per quanto riguarda la forza e la libertà di essere e fare quello che vogliono, anche se non è come vorrebbe la maggioranza. Io non credo che dobbiamo dare tutto questo peso a cosa si vogliono mettere i nostri figli o con cosa vogliono giocare. Chi pensa che una femmina che vuole mettersi i pantaloni e giocare con il trenino sia “gender fluid”? Io non avrò nessun problema ad accettare se i miei figli da grandi saranno gay o se vorranno vestirsi con gonne e truccarsi o mettersi lo smalto. Perché no, se questo gli fa sentire bene. Ma non vedo perché non possono essere maschi lo stesso? Che c’entra il sesso con come ti vesti e cosa ti piace fare nella vita? Credo fermamente che dovremmo insegnare ai nostri figli di essere liberi di esprimersi, ma senza il bisogno di cambiare sesso. Sei un maschio perché nasci con un pene, non perché vuoi giocare solo a calcio o con le macchinine.
Cara K Wallin ci sono due cose da dire. Il fatto che un bambino scelga vestiti e giochi da femmine non è quello che determina se la persona si sente gender fluid o dell’altro sesso. Siamo tutti d’accordo sul fatto di lasciare bambini e bambine sempre più liberi di giocare con quello che vogliono e di vestirsi come vogliono. E ci sono bambini, come i tuoi, che rompono certe norme di genere e poi crescono e hanno lo stesso un’identità di genere e un orientamento sessuale normativi (cioè che seguono la norma dominante della nostra società: essere cisessuale e eterosessuali). Però ci sono anche persone che, quando vedono che il loro corpo comincia a sessualizzarsi con la pubertà, cominciano a sentirsi molto male e a provare ansia, depressione e quant’altro (come ben spiega Camilla nell’articolo “La strada ritrovata” in cui racconta le esperienze di varie persone transgender). Quindi essere e sentirsi maschio non è determinato dai genitali con cui nasci. Per questo ci sono persone che hanno bisogno di poter prendere ormoni o fare operazioni che li facciano sentire bene con se stessi e con la loro identità di genere.
I bambini, i ragazzi . .
L’ansia la provano in base a quello che trasmettano i genitori .. punto.
Parlo da figlia .. non solo da professionista.
Almeno sulla sessualità siate fermi, non sapete che schifo c’è lì fuori!!!
E quante cose belle invece si possono trovare dove non si va tanto di frequente.
Il bello c’è non roviniamolo!!
Poi naturalmente vedere voi.. io vedo solamente un 10 mila adolescenti ogni tot, compresi i genitori che prima alle conferenze mi insultano, poi quando nessuno li vede mi chiedono un colloquio e vengono a raccontarmi e chiedermi scusa.
io farò con il nostro bambino quello che hanno fatto i miei con me.. niente ansie da trasmettere se avrà difficoltà spieghieró come mio padre , in particolar modo ha fatto con me, sia a livello medico (lui è dottore) che a livello religioso, se qualcuno dovesse avercela con la chiesa … non guardate me… alzate gli occhi al cielo e lamentatevi con il Padre Eterno.