Sono sempre di più le scuole di ogni ordine e grado che inseriscono la Carriera Alias all’interno del proprio protocollo scolastico. La Carriera Alias altro non è che un atto di civiltà a protezione di studenti e studentesse che non si riconoscono nel genere assegnato alla nascita. È la possibilità di essere chiamatə in ambito scolastico con il nome scelto. Certo la carriera alias non è un atto legale quindi non c’entra nulla con il cambio anagrafico per il quale serve ancora, purtroppo, la sentenza del tribunale. Essendo una cosa semplice da fare e semplice da rimuovere non ha alcun bisogno che ci sia una autorizzazione, una legge che ne sancisca le modalità. Ma solo la comprensione che la Carriera Alias è una forma di protezione che la scuola ha il dovere di dare a tutti i propri studenti, alle proprie studentesse e, vi dirò di più, anche agli e alle insegnanti e qualsiasi persona lavori in ambito scolastico.
Ma torniamo a studenti e studentesse e carriera alias. Molto spesso l’espressione di genere di chi non si riconosce nel genere assegnato alla nascita non corrisponde a ciò che scuola e corpo studentesco si aspetterebbe. Questo può facilmente dare adito a atti di bullismo. Purtroppo l’assenza di educazione civica, affettiva e sessuale fa sì che non si sappia bene come rispettare l’altra persona, come accoglierla e come supportarla. Il dovere della scuola è quello non solo di proteggere il corpo studentesco ma anche quello di offrire in egual misura a ogni studente e ogni studentessa la possibilità di concentrarsi sullo studio e non sulla paura. Studiare è essenziale, studiare in serenità un diritto, proteggere è un dovere che la scuola ha.
È molto importante che anche le scuole italiane si stiano adattando a ciò che da anni succede già in moltissimi paesi, questo in virtù del fatto anche che studenti e studentesse spesso arrivano anche dall’estero e da situazioni in cui all’interno della scuola la loro identità era protetta. Ma soprattutto è molto importante anzi è essenziale che ragazzi e ragazze non perdano gli anni più importanti della loro vita preoccupandosi di doversi proteggere invece che godersi un percorso scolastico sereno.
Gli Stati membri della Comunità Europea nel pieno rispetto della persona supportano e incoraggiano la libera espressione di sé.
Per esempio la Ley 8/2017, de 7 de abril, integral del reconocimiento del derecho a la identidad y a la expresión de género en la Comunitat Valenciana al capitolo II che tratta dell’ambito educativo scrive:
Artículo 21. Actuaciones en materia de identidad de género, expresión de género, diversidad sexual y familiar en el ámbito educativo. Articolo 21. Azioni riguardanti l’identità di genere, l’espressione di genere, la diversità sessuale e familiare in ambito educativo.
La Generalitat:
- Assicurerà che il sistema educativo sia uno spazio rispettoso, libero da ogni pressione, aggressione o discriminazione basata sull’identità di genere, l’espressione di genere, la diversità sessuale e familiare in qualsiasi suo aspetto o manifestazione e svilupperà misure per l’efficacia di queste inizio.
- Per consentire il superamento di ogni tipo di discriminazione nel progetto educativo del centro, e in particolare nella programmazione annuale generale di ogni corso, queste garanzie saranno incluse e sarà garantito che tutti i documenti che organizzano la vita, il funzionamento e la convivenza del centro siano rispettosi dell’identità di genere sentita. Il team di gestione garantirà l’attenzione e il supporto a quelle persone trans appartenenti alla comunità educativa che potrebbero essere oggetto di discriminazione nelle strutture del centro o nell’ambiente educativo, fisico o virtuale. La suddetta tutela, che comprenderà tutte le strategie pedagogiche e psicopedagogiche a disposizione del centro, incorporerà nel Piano di Convivenza e Parità azioni finalizzate alla non discriminazione, nonché misure preventive e di intervento che rispondano a possibili casi di violazione dei diritti o violenza. Il regolamento interno regolerà la catalogazione di tali illeciti e le misure disciplinari da adottare di volta in volta, nel rispetto delle norme che regolano diritti e doveri dei diversi membri della comunità scolastica.
- Promuoverà misure volte a garantire l’effettivo rispetto della diversità degli orientamenti sessuali, nonché l’accoglienza delle diverse espressioni dell’identità di genere che consentono di superare stereotipi e comportamenti sessisti e discriminatori.
- Effettuerà una analisi della conoscenza dell’identità di genere, dell’espressione di genere, della diversità sessuale e familiare nel campo educativo, i cui risultati saranno la base per l’attuazione delle misure appropriate.
- Includerà nei curricula della prima infanzia, primaria, secondaria, maturità, formazione professionale, formazione degli adulti e educazione speciale regime contenuti, criteri e indicatori di valutazione riferiti all’identità e all’espressione di genere, alla diversità sessuale e familiare esistente nella società, incorporandoli in modo trasversale a tutte le aree e moduli del curriculum, per garantire una migliore conoscenza e sensibilizzazione su queste realtà. Faranno riferimento, tra le altre fonti, alle norme internazionali che garantiscono la protezione dei diritti umani e ai principi di uguaglianza e non discriminazione contenuti nei trattati firmati dallo Stato spagnolo.
- Garantirà che le équipe di orientamento educativo e psicopedagogico dispongano di un’adeguata formazione sull’identità di genere, l’espressione di genere, la diversità sessuale e familiare al fine di fornire sostegno psicopedagogico agli studenti e alle famiglie che ne hanno bisogno.
- Artículo 22. Protocolo de atención educativa a la identidad de género – Articolo 22. Protocollo di attenzione educativa all’identità di genere.
- La Generalitat redige e mette a disposizione dei centri educativi un protocollo di attenzione educativa all’identità di genere che garantisca:
- a) Il rispetto delle identità o espressioni di genere che si manifestano in ambito educativo e il libero sviluppo della personalità degli studenti secondo la loro identità. Per questo, il suddetto protocollo e fermo restando che i dati identificativi di iscrizione sono mantenuti nelle banche dati dell’amministrazione didattica, stabilirà l’adeguatezza della documentazione amministrativa per l’esposizione pubblica e quella indirizzabile agli studenti e ai loro familiari, ivi inclusi i nominativo scelto dall’iscritto, con il consenso dei propri legali rappresentanti, nei casi che lo richiedano. Nel caso in cui l’iscritto non si trovi in situazione di emancipazione o non abbia sufficiente maturità, il nominativo sarà indicato dai propri rappresentanti legali, evitando che appaia con carattere diverso dal resto degli studenti.
- b) Rispetto della privacy degli studenti.
- c) Coordinamento tra gli ambiti dell’istruzione, della sanità e dei servizi sociali, con l’obiettivo di garantire tempestività di individuazione e intervento in situazioni discriminatorie o lesive dell’identità di genere espressa dal minore.
- d) Che la comunità educativa del centro si rivolga alle persone trans con il nome che hanno scelto. Il nome scelto sarà rispettato in tutte le attività didattiche ed extrascolastiche organizzate dal centro.
- e) Il rispetto dell’immagine fisica, nonché la libera scelta del proprio abbigliamento secondo l’identità di genere percepita.
- f) Sarà garantito l’accesso e l’utilizzo delle strutture del centro nel rispetto dell’identità di genere percepita, compresi i servizi igienici e gli spogliatoi.
- La Generalitat coordinerà le risorse del sistema educativo e sanitario al fine di prevenire situazioni di rischio che mettano in pericolo lo sviluppo integrale e garantire un’adeguata protezione agli studenti transessuali, stabilendo procedure per garantire un adeguato accompagnamento scolastico nel loro processo di affermazione, oltre a tutelare la loro passaggio attraverso il sistema educativo.
- Allo stesso tempo, le amministrazioni competenti in materia di protezione dei minori saranno incaricate di rilevare, prevenire e risolvere le situazioni di molestia o violenza che potrebbero subire in conseguenza dell’espressione di un’identità di genere non normativa o durante la transizione di genere processi.
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