l’Italia deve mettersi al passo

Il post che segue è la traduzione di un articolo dell’American Academy of Pediatrics del 2014.

L’Italia DEVE mettersi al passo con gli altri paesi. Non c’è più tempo da perdere! La Trans Freedom March di Torino di ieri 17 novembre 2018 dimostra che in tanti vediamo cosa c’è al di là dello stereotipo e dello stigma sociale.

 

 

di Stanley R. Vance Jr, Diane Ehrensaft, Stephen M. Rosenthal

Attenzione psicologica e medica nei confronti dell’infanzia trans

 

I bambini e gli adolescenti di genere non conforme (GN), definiti collettivamente giovani  GN, possono cercare appoggio per comprendere le loro identità di genere, per affrontare la transizione sociale al genere cui si sentono di appartenere e / o la transizione fisica. Poiché i pediatri di base sono spesso il primo punto di contatto con il sistema sanitario, la familiarità di questi con gli approcci psicologici e medici per fornire assistenza a questa popolazione è cruciale. L’obiettivo di questa recensione è di fornire una panoramica delle linee guida di pratica clinica esistenti per i giovani GN. Tali linee guida enfatizzano un approccio multidisciplinare con la collaborazione di medici, servizi di salute mentale e servizi sociali / operatori. È necessario fornire un’adeguata formazione per promuovere un’assistenza completa e culturalmente competente per i giovani  GN, una popolazione che è stata tradizionalmente sottovalutata e a rischio di esiti psicosociali negativi.

 

Il genere è sempre più visto come un continuum tra mascolinità e femminilità. Alla nascita, alla maggior parte dei bambini viene assegnato un sesso basato sull’anatomia genitale, e con questo sesso assegnato arriva l’aspettativa sociale dei ruoli, dei comportamenti e delle espressioni di genere, che a volte vengono definiti come genere di appartenenza di un bambino. Tuttavia, le identità di genere percepite di alcuni bambini non sono congruenti con le aspettative rispetto al loro di sesso di nascita. Questi giovani vengono chiamati con il termine ombrello di persone di genere non conforme (GN), e le loro espressioni di genere (la loro presentazione esteriore al mondo come maschio o femmina) possono allinearsi con le loro identità di genere interne piuttosto che con il genere assegnato. Tuttavia, quando si trovano in un ambiente ostile o non sicuro, possono avvertire la necessità di nascondere la loro vera identità di genere. Alcuni giovani  GN hanno identità di genere che sono diverse dai loro generi assegnati, e molto spesso si chiamano “transgender”.  Alcuni giovani dichiarano che le loro identità di genere non sono né maschili né femminili, e altri non accettano le aspettative culturali che la società ha nei loro confronti; questi giovani possono essere definiti “gender queer”, “gender fluid”, “gender creative” o “gender independent”.

 

In alcuni giovani GN può insorgere una disforia di genere, che è l’angoscia causata dall’incongruenza tra il proprio genere espresso o vissuto (affermato) e il genere assegnato alla nascita, spingendoli a cercare assistenza per capire la loro non conformità di genere o per fare una transizione fisica al  genere cui si sentono di appartenere. La disforia di genere, la diagnosi psichiatrica cioè, che ha sostituito la diagnosi precedente chiamata disturbo dell’identità di genere (GID) nella più recente edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5), ne elabora il profilo clinico. Con questo cambiamento nel DSM, un’identità di genere trasversale non è più considerata patologica, come era stato con la diagnosi del GID della precedente edizione (DSM-IV); al contrario, l’attenzione psichiatrica è sull’angoscia derivante dall’incongruenza tra sesso assegnato sulla base dei genitali esterni e identità di genere affermata.

 

Solo nel 2009, alcune associazioni come la Endocrine Society,  la Pediatric Endocrine Society, la World Professional Association per Transgender Health (WPATH), la European Society of Endocrinology e la European Society for Pediatric Endocrinology, hanno pubblicato delle linee guida per il trattamento di adolescenti transgender  con i bloccanti della pubertà e / o la terapia ormonale cross-sex per grave disforia di genere. Da notare che nel 2011 la WPATH ha pubblicato linee guida simili. Negli ultimi anni negli Stati Uniti è cresciuto notevolmente il numero di cliniche multidisciplinari dedicate a fornire assistenza a questa popolazione. Una sfida a tutti questi programmi è che, anche con le linee guida cliniche pubblicate e gli standard di cura, la gestione dei giovani  GN rimane controversa, con come motivazione il fatto che questi documenti si basano principalmente sull’opinione degli esperti piuttosto che sui dati scientifici , data la scarsità di dati effettivamente esistenti riguardo ai risultati di questi interventi. Un numero crescente di giovani GN si sta presentando ai servizi sanitari sensibili al genere.

Pertanto, tutti gli operatori pediatrici, dai pediatri di base ai sottospecialisti pediatrici, hanno bisogno di familiarizzare con le questioni mediche e psicosociali che hanno un impatto su questa popolazione. Questa recensione descrive l’approccio generale e la gestione dei giovani GN.

 

Epidemiologia

 

Non ci sono studi epidemiologici formali che esplorino la prevalenza e l’incidenza della non conformità di genere nei giovani.  Le stime di questi parametri sono ovviamente più delineate negli adulti. Tuttavia, potrebbero non essere generalizzabili anche ai giovani GN, perché  le stime statistiche riguardo agli adulti sono basate esclusivamente sulle persone che richiedono gli ormoni cross-sex e la chirurgia affermativa di genere, ma non tutti gli individui  GN cercano la transizione fenotipica o hanno anche disforia di genere; le stime quindi non prendono in considerazione la popolazione GN che cerca assistenza al di fuori del sistema sanitario; e la maggior parte dei bambini con diagnosi di GID ai sensi dei criteri del DSM-IV non ha il disturbo come adolescenti o adulti. Tuttavia, la prevalenza stimata per gli adulti  GN che cercano un intervento clinico di genere va dallo 0,005% allo 0,014% per le donne MtF e dallo 0,002% allo 0,003% per i gli uomini FtM. Sebbene la prevalenza della non conformità di genere nei giovani non sia chiara, c’è stato un notevole aumento del numero di giovani GN che si sono presentati alle cliniche specialistiche nell’ultima decade.

 

Presentazione clinica

 

I giovani GN possono presentarsi per assistenza in vari modi. Ad esempio, i genitori possono portare il figlio dal pediatra con la preoccupazione che preferisca giocare con le bambole o indossare vestiti da femmina o portare la figlia perché preferisce essere chiamata con un nome tradizionalmente maschile o addirittura desidera esplicitamente essere un maschio. Questi genitori potrebbero voler sapere se il comportamento atipico o il ruolo di genere del loro bambino è una “fase” o un indicatore dell’ essere transgender, o forse una manifestazione precoce di omosessualità. Altri giovani  GN possono presentarsi nell’adolescenza dopo che la progressione della pubertà innesca un aumento della disforia di genere. Depressione, ansia o pensieri suicidari possono essere alcuni sintomi, sintomi che però alcuni clinici inizialmente diagnosticano come disturbo dell’umore primario quando i sintomi sono, in effetti, conseguenti a una disforia di genere.

 

Sviluppo del genere

 

L’evidenza di non conformità di genere è spesso chiara fin nella prima infanzia, fin dall’età di 2 anni. Per alcuni, l’anticonformità di genere persiste per tutta la vita. Per i bambini che stabiliscono un’identità transgender, il fattore principale associato alla persistenza nell’adolescenza e nell’età adulta è l’intensità della loro non congruenza di genere nell’infanzia. Per altri, l’anticonformità di genere può cambiare nel corso degli anni o scomparire del tutto. Molti bambini in quest’ultimo gruppo esplora il genere ai suoi margini in una progressione evolutiva verso la loro successiva identità omosessuale, a quel punto la non conformità di genere può scomparire o meno. Per un altro gruppo, l’esplorazione di genere o lo stress legato al genere può emergere nell’adolescenza, spesso innescato con l’esordio della pubertà. Quindi, non c’è una traiettoria di sviluppo coerente, e potrebbe essere errato etichettare una qualsiasi di queste progressioni dello sviluppo come “solo una fase” quando è possibile che non lo siano. Per i pediatri, che possono essere il primo contatto per la famiglia, il compito principale è riconoscere lo stato di genere attuale dei giovani per fornire ai genitori le migliori strategie per sostenere i propri figli, incluso il riferimento a uno specialista di genere che può esplorare la loro non conformità.

 

Il “perché” del genere e della non conformità di genere continua ad essere un mistero, ma tutte le prove indicano che il genere è un intricato intreccio di natura, cultura e ambiente sociale. Ci sono stati dati (endocrini, genetici e neurologici) che supportano una componente biologica del genere. Il paradigma psicosociale prevalente fino a poco tempo fa era che i genitori avessero la più grande influenza sulla deviazione di un bambino da norme di genere sociali accettabili o il rifiuto di un bambino di accettare il genere implicito basato sul sesso assegnato alla nascita. Attualmente, la spiegazione che i genitori sono i principali responsabili della varianza di genere dei loro figli è stata messa in discussione. Invece, lo sviluppo di genere è inteso come un “circuito di feedback” con il bambino che modella i genitori tanto, se non di più, dei genitori che danno forma al bambino. In questa interazione, il genere del bambino viene percepito come generato dall’interno pur essendo influenzato dall’ambiente sociale. Le osservazioni cliniche hanno rivelato che l’identità di genere di un bambino è resistente all’intervento genitoriale o sociale, mentre le espressioni di genere sono più socialmente malleabili. Recenti prove indicano anche che man mano che la cultura diventa più aperta e solidale alla diversità di genere, più bambini affermano un’identità GN.

 

I giovani  GN sono a maggior rischio per una serie di effetti negativi sulla salute mentale e sulla salute in generale, tra cui ansia, depressione, tendenza suicida, sfida oppositiva, rendimento scolastico inferiore, autolesionismo non suicidario, abuso di droghe e abuso di alcool. Da notare che, le misure utilizzate in alcuni studi di ricerca sono state messe in discussione perché utilizzano spesso misure binarie di genere; fanno molto affidamento sui report dei genitori, che possono essere di parte; e potrebbero non tenere in conto il peso della stigmatizzazione e del rifiuto sociale che potrebbero essere correlati  se non addirittura la unica causa delle difficoltà psicologiche segnalate. Molti di questi risultati sono probabilmente dovuti al rifiuto sociale sperimentato dai giovani GN e alla mancanza di sostegno familiare per la loro non conformità di genere. Le manifestazioni di ansia, depressione o autolesionismo possono anche essere causate da il corpo che non corrisponde al proprio genere affermato. Recenti studi hanno indicato che quando vengono istituiti supporti sociali che riconoscono e affermano la non conformità del genere del bambino, i sintomi sono significativamente alleviati con migliori risultati di salute mentale.

 

Interventi psicologici

 

Un professionista della salute mentale (PSM), in particolare uno formato come specialista di genere, svolge diversi ruoli nella cura della gioventù GN: valutazione clinica della varianza di genere; psicoterapia; supporto familiare; valutazione per le transizioni sociali al genere percepito e, successivamente, per la preparazione psicologica agli  interventi medici, in particolare i bloccanti della pubertà e gli ormoni cross-sex. Idealmente, questi interventi sono parte di un approccio multidisciplinare collaborativo che includerà il PSM, il pediatra, l’endocrinologo pediatrico e l’assistente sociale. Potrebbe essere un ulteriore vantaggio per i pazienti e le famiglie avere un servizio legale che offra sostegno per le interazioni con scuole e altre istituzioni sociali. Il compito più importante del PSM è ascoltare e imparare come  i giovani stanno vivendo e provando il genere. Oltre all’intervista e all’osservazione clinica, sono state costruite misure standardizzate per valutare lo stato di genere di un bambino. Recentemente, alcune di queste misure, basate su un modello binario di maschio-femmina, sono state rivalutate per accogliere i giovani che sono più complessi e non binari nelle loro identità di genere, piuttosto che inserirsi in una modalità binaria di maschio-femmina. Ulteriori informazioni arriveranno dai genitori, richiedendo una completa storia  del bambin*/ragazz* dalla nascita al presente.

È importante sottolineare che la storia  dovrebbe essere ottenuta direttamente dai giovani. Questo può iniziare con il loro nome di elezione, la loro identità di genere e pronome di genere preferito.

 

Questi sono due compiti impegnativi per gli PSM che stanno valutando se la varianza di genere di un giovane è un segnale o una soluzione a un problema emotivo o psichiatrico sottostante indipendente e determina l’autenticità dell’identità di genere affermata. Bambini che nella prima fase della vita indicano letteralmente  chi sono piuttosto che desiderare di essere un genere diverso da quello implicato nel loro compito di sesso alla nascita, normalmente restano più tenaci sia nelle espressioni di genere che nelle affermazioni identitarie, e dimostrano angoscia riguardo l’incongruenza tra la loro fisicità e il genere affermato.  Un’area controversa è se questi bambini debbano essere autorizzati a transitare socialmente in età precoce o se sarebbe meglio “aspettare e vedere” dato che così tanti bambini sembrano superare la loro precoce disforia di genere* . Un terzo (e il più antico) approccio clinico è stato quello di intervenire per aiutare i giovani ad accettare il genere implicito nel loro sesso di nascita assegnazione, con  la premessa che ciò ridurrà lo stigma sociale e consentirà una migliore accettazione sociale e l’assunto sottostante che i bambini piccoli sono malleabili nel loro sviluppo di genere. Questa terza strategia di intervento è stata recentemente meno favorevole ed è stato interrogato come causa di potenziali danni psicologici.

(*Gli studi recenti della dott. Olson dimostrano quanto la transizione sociale nei bambini che ne sentano il bisogno sia la soluzione migliore per vivere un’infanzia in tutto e per tutto uguale ai loro compagni cisgender).

 

Per i PSM che sostengono la libera espressione piuttosto che tentare di alterarla, un obiettivo principale dopo aver escluso la disforia di genere come sintomo di altri problemi psicologici coesistenti è la costruzione della resilienza. Per i giovani che agiscono al di fuori delle norme di genere della cultura in cui vivono o che socialmente passano, lo status di GN può metterli a rischio di bullismo e rifiuto sociale.  Il PSM può aiutare a mettere insieme un kit di strumenti psicologici che faciliti la sensazione di sicurezza e positivo di essere un individuo GN.

I PSM possono essere utili per raggiungere la comunità facendo informazione affinché si garantisca  la sicurezza per i giovani GN, in particolare a scuola e in famiglia.

Per un giovane che ha iniziato i bloccanti della pubertà o gli ormoni cross-sessuali, il supporto di un PSM può essere prezioso per navigare nell’esperienza emotiva di avere la progressione nella pubertà fisica sospesa o sviluppare caratteristiche sessuali secondarie del genere affermato con ormoni cross-sessuali, come sarà discusso più avanti nell’articolo. Inoltre, il PSM può fornire un ambiente sicuro in cui i giovani possono lavorare attraverso le loro domande o confusioni sulla loro identità o espressioni di genere. Per i giovani che soffrono di disforia di genere, il ruolo del PSM è identificare l’angoscia, lavorare con loro e le loro famiglie per ridurre l’angoscia e trovare percorsi per loro di vivere autenticamente nei sessi che loro stessi conoscono.

 

Interventi medici

 

Gli interventi medici sono presi in considerazione per gli adolescenti transgender che desiderano la transizione fenotipica per allineare le loro caratteristiche fisiche con il loro genere affermato. Le terapie mediche disponibili mirano a sopprimere la pubertà endogena e promuovere lo sviluppo di caratteristiche sessuali secondarie di genere trasversale. Come con qualsiasi decisione medica che implichi un minore, i genitori e il paziente stesso dovrebbero essere informati prima della transizione fenotipica, con discussioni esplicite sui diversi gradi di reversibilità per ciascun intervento; i requisiti per il monitoraggio fisico, antropometrico e di laboratorio in corso; aspettative realistiche dei cambiamenti fisici; rischi degli interventi; e potenziale impatto sulla fertilità futura. Coloro che iniziano la soppressione della pubertà in uno stadio precoce di Tanner e successivamente iniziano gli ormoni cross-sex probabilmente non svilupperanno lo sperma o gli ovuli maturi. La fase di sviluppo della pubertà influenzerà il modo in cui possono valutare i benefici e i rischi degli interventi medici e la quantità di assistenza di cui avranno bisogno dai genitori.

 

Soppressione puberale

 

Per alcuni giovani della GN, la disforia di genere è esacerbata dall’insorgenza della pubertà. Un maschio (biologicamente femmina) può aumentare il livello di  ansia con l’inizio dello sviluppo del seno; una donna (biologicamente maschio) può essere angosciata dalla crescita dei peli. Secondo le linee guida della Endocrine Society del 2009, i giovani  sono considerati eleggibili per la soppressione puberale se soddisfano i seguenti criteri:  sono almeno allo stadio 2 di Tanner della pubertà; dimostrano una maggiore disforia di genere con l’insorgenza puberale; hanno un’adeguata salute mentale e supporto sociale durante il trattamento; non dimostrano alcuna condizione di comorbidità medica o psichiatrica non indirizzata che possa influenzare negativamente la valutazione e il trattamento della disforia di genere; e è al corrente e comprende la conoscenza e i risultati attesi del trattamento. La valutazione psicologica di un PSM precedentemente descritto viene utilizzata per determinare l’idoneità e la disponibilità di un giovane GN.

 

L’obiettivo principale della soppressione puberale è quello di sospendere la progressione puberale endogena per fornire ulteriore tempo ai giovani GN di esplorare la loro identità di genere e sviluppare abilità di coping psicosociale con il loro PSM. I regimi di soppressione puberale sono completamente reversibili, e se interrotti, lo sviluppo puberale endogeno riprenderà.

I benefici dei bloccanti puberali sono stati dimostrati in uno studio di follow-up su adolescenti GN che erano migliorati punteggi su scale che valutano i problemi comportamentali ed emotivi, i sintomi depressivi e il funzionamento generale dopo il trattamento con tali farmaci. 

 

Un altro beneficio della soppressione puberale, specialmente quando iniziato a stadi precedenti di Tanner, è la prevenzione della piena maturazione delle caratteristiche sessuali secondarie endogene. Alcuni specialisti di genere affermano che questo approccio migliora la possibilità di presentare ed essere percepiti in accordo con il proprio genere affermativo dopo aver più in là  ricevuto ormoni sessuali e / o chirurgia affermativa di genere.  

 

Anche questo trattamento può fermare la progressione di cambiamenti fisici che sono clinicamente irreversibili una volta completamente sviluppati (compresa la protrusione del pomo d’Adamo, la crescita dei capelli di tipo maschile e l’approfondimento vocale per le donne  e lo sviluppo del seno nei maschi ) che richiederanno un intervento chirurgico e altre procedure più noiose da invertire. Una delle preoccupazioni sulla soppressione puberale è l’effetto sulla densità minerale ossea. Senza la presenza di steroidi sessuali, la densità minerale ossea non varia o si accumula a un tasso pre-puberale durante la soppressione puberale.Tuttavia, con la somministrazione di steroidi di sesso incrociato, aumenta la densità minerale ossea. Uno studio di follow-up di 22 anni su 1 paziente cui erano stati somministrati bloccanti tra 13 e 17 anni e cui è stato in seguito somministrato  testosterone, ha avuto una densità minerale ossea all’età di 35 anni  normale.  Altri rischi di soppressione puberale negli adolescenti trans includono una fertilità compromessa.

I dati di follow-up che esaminano i rischi a lungo termine o gli effetti collaterali dei bloccanti della pubertà usati allo scopo di fermare una pubertà normale  nei giovani transgender non sono stati pubblicati, ma l’estrapolazione da studi di follow-up di bloccanti usati per la pubertà precoce mostrano risultati promettenti, senza conseguenze spiacevoli note.

 

Ormoni cross-sex

 

La fase successiva ai bloccanti  a comporta l’induzione delle caratteristiche sessuali secondarie coerenti con il  genere affermato dalla persona con gli ormoni cross-sex. Le linee guida della Endocrine Society raccomandano di iniziare gli ormoni cross-sex intorno ai 16 anni, in base all’età del consenso medico nei Paesi Bassi, dove i protocolli per la soppressione della pubertà e le terapie ormonali incrociate erano originariamente sviluppati.

Fattori che possono influenzare lo specialista di genere per iniziare gli ormoni cross-sessuali precedenti all’età di 16 anni includono il grado di disforia di genere, angoscia attribuibile ad essere fuori sincrono con lo sviluppo fisico dei pari, numero di anni che vivono stabilmente nel ruolo di genere affermato, numero di anni di soppressione puberale e altezza ottimizzante più tradizionalmente associato al genere affermato.

 

  • Per gli uomini, gli obiettivi della terapia ormonale cross-sex con il testosterone sono la mascolinizzazione e i livelli fisiologici di testosterone osservati nei maschi natali adulti. Idealmente, i bloccanti vengono continuati durante la terapia con testosterone perché dosi iniziali più basse di testosterone non saranno abbastanza alte da sopprimere l’asse ipotalamo-ipofisi-ovarico. Se fattibile, i bloccanti vengono continuati fino all’ovarectomia. Tuttavia, per i pazienti che non fanno uso di bloccanti, sono normalmente richieste dosi più elevate di testosterone. I segni fisici desiderati di mascolinizzazione comprendono l’aumento della massa muscolare magra, la diminuzione del grasso sottocutaneo e la crescita dei peli di tipo maschile, che sono tutti almeno parzialmente reversibili. Coloro che sono stati puberalmente soppressi prima della fine della fase di crescita  possono sperimentare una maggiore velocità di aumento di altezza con l’inizio della somministrazione del testosterone e possono raggiungere un’altezza adulta entro il range normale per i maschi fenotipici. Inoltre, le mestruazioni possono essere soppresse, sebbene il dosaggio iniziale di testosterone possa essere inadeguato se il paziente non sta anche usando i bloccanti, giustificando l’uso temporaneo di altri agenti per interrompere le mestruazioni. Il tessuto mammario che si è sviluppato può atrofizzarsi in una certa misura. Gli effetti irreversibili del testosterone comprendono la clitoromegalia e l’approfondimento della voce. Possono esserci in genere effetti indesiderati fisici del testosterone, compresa l’acne. I potenziali effetti avversi del testosterone, che sono più comuni con i livelli sovrafisiologici, comprendono policitemia, dislipidemia, transaminite, aumento di peso, ipertensione e labilità dell’umore.

 

  • Per le donne, gli obiettivi terapeutici della terapia ormonale cross-sex con estrogeni includono la femminilizzazione e  livelli di steroidi sessuali nel range normale per le donne in premenopausa. I bloccanti dovrebbero essere proseguiti con l’inizio degli estrogeni per mantenere basso il testosterone endogeno, consentendo agli estrogeni di aver il loro pieno effetto femminilizzante Per quelle donne  che non possono iniziare o continuare i bloccanti, gli agenti con proprietà antiandrogeniche, come lo spironolattone, possono essere utilizzati in combinazione con estrogeni. Gli effetti femminilizzanti degli estrogeni comprendono diminuzione dei peli del viso e del corpo, ridistribuzione dei grassi, diminuzione delle erezioni spontanee e pelle più morbida, effetti tutti reversibili in una certa misura. L’estrogeno porterà anche alla crescita del tessuto mammario e a una riduzione di crescita in altezza, cambiamenti questi  che sono invece irreversibili. Gli estrogeni non possono invertire le caratteristiche maschili che erano già state sviluppate al momento dell’inizio degli ormoni cross-sex, come la voce  o la barba o la corporatura  maschile. Questo spinge le pazienti a interventi alle corde vocali o all’uso dell’elettrolisi. 

 

Parametri vitali, antropometrici e parametri di laboratorio sono necessari ogni 3 mesi fino a quando non viene stabilito un regime ormonale incrociato stabile. A questo punto il controllo diventa annuale. Gli stessi parametri di laboratorio che vengono seguiti durante la soppressione puberale sono anche monitorati durante la terapia ormonale cross-sex, con l’aggiunta di livelli di testosterone per i maschi affermati e livelli di estradiolo per le donne affermate.

 

Interventi chirurgici

 

Alcuni pazienti desiderano un intervento chirurgico per raggiungere il loro obiettivo di vivere nel loro  genere, e la Endocrine Society e WPATH raccomandano ai pazienti di soddisfare specifici criteri di adeguatezza prima di avere interventi chirurgici irreversibili.

  • Per gli uomini il primo intervento è tipicamente la mastectomia. Questa è la prima procedura chirurgica che le linee guida riconoscono possa essere considerata prima dei 18 anni, anche se alcuni chirurghi potrebbero preferire che il paziente sia stato in androgeni per almeno 1 anno prima della mastectomia.2,3 Gli interventi genitali comprendono ovarectomia, isterectomia e vaginectomia. Alcuni maschi  possono optare per la creazione di un neophallus e neoscrotum.
  • Per le donne gli interventi  includono la gonadectomia, la penectomia e la vaginoplastica. A seconda della crescita del seno mediata da estrogeni e delle preferenze personali del paziente, alcune donne affermate optano per l’aumento del seno. Altri interventi chirurgici accessori disponibili per le donne  includono la rasatura del pomo di Adamo, la  femminilizzazione facciale e l’elettrolisi per la rimozione della crescita dei peli.

 

Controlli

 

I pediatri si trovano in una posizione molto importante: sono i primi a cui i pazienti e le famiglie chiedono aiuto per affrontare la varianza di genere dall’infanzia. I pediatri garantiscono  anche la continuità delle cure, compresi gli esami fisici annuali e la gestione delle questioni più difficili. È importante chiedere a tutti gli adolescenti se hanno domande o dubbi sull’identità di genere, così come i medici dovrebbero chiedere informazioni sull’identità di genere, facendo attenzione a non fare supposizioni basate sulla loro espressione di genere. Usare un linguaggio appropriato per il genere affermato da un giovane è imperativo. Stabilire il nome scelto, il pronome di genere e i termini per le parti del corpo è fondamentale per mantenere una relazione terapeutica con i giovani GN.

Lavorare con lo staff clinico per garantire che i pazienti siano indirizzati con il loro nome scelto e il loro genere affermato faranno sentire i giovani della GN più a loro agio presentandosi alle cliniche per le loro esigenze di assistenza sanitaria.

Il gruppo di lavoro WPATH Electronic Medical Record ha recentemente fornito raccomandazioni per l’incorporazione di questi ultimi parametri nelle cartelle cliniche elettroniche per migliorare la cura dei pazienti con GN. È anche importante che i pediatri siano consapevoli dello stadio della transizione sociale o fenotipica dei loro pazienti con GN. perché potrebbero essere i primi fornitori di farmaci a incontrare complicazioni mediche . Ad esempio, i ragazzi  spesso indossano fasce per nascondere i seni; se i leganti sono troppo stretti, ciò può causare lesioni cutanee o dolori alle costole. Alcune ragazze che hanno sviluppato una voce maschile prima di iniziare l’estrogeno possono lamentarsi di raucedine o dolore alla gola dopo aver cronicamente elevato il tono della loro voce per sembrare più femminile senza cercare un voice coach professionista. Come per tutti i giovani, i controlli sono importanti. Poiché l’identità di genere, l’orientamento sessuale e il comportamento sessuale possono esistere in ogni combinazione immaginabile, avere conversazioni aperte sul comportamento sessuale è importante per lo screening delle infezioni a trasmissione sessuale e per determinare i rischi per la gravidanza. Inoltre, i pediatri possono rilevare sintomi di depressione, autolesionismo o suicidio, per i quali questa popolazione è, come già notato, a rischio significativamente più elevato.

Conclusioni

 

È fondamentale che gli operatori pediatrici forniscano cure culturalmente competenti, in particolare accettando pazienti con identità di genere che non si allineano alle norme tradizionali. Questo vuol dire includere l’assistenza specifica per le persone transgender nei programmi scolastici di medicina e nei programmi di educazione medica.  

Dal momento che la salute fisica e mentale di TUTTI i pazienti è influenzata dal mondo in cui vivono, è anche  compito degli operatori pediatrici essere alleati con tutta la comunità  per promuovere l’inclusione dei giovani GN. Fornire cure sanitarie sensibili, ottimizzare le transizioni sociali e fisiche che consentano ai giovani GN di vivere in modo più confortevole come il loro vero sé  e promuovere l’inclusione di genere nella società sono tre obiettivi su cui possiamo lavorare per aiutare questi bambini e futuri giovani a vivere serenamente la loro vita.

 

 

 

3 thoughts on “l’Italia deve mettersi al passo

  1. La linea dei pediatri in Italia è sempre stata la correzione, come tutti in ambito psichiatrico e medico, una mia cara amica, donna transgender come me, per via che da piccola aveva i testicoli ritenuti, l’hanno curata non ancora in età puberale con dosi di testosterone per fargli scendere i testicoli provocandogli una pubertà anticipata, una pratica barbara al pari del dottor Menghele del terzo Reich.

  2. Un giorno riusciremo a riconoscere la disforia di genere dall’ecografia, così potremo abortire i/le trans come fa con i bambini down.

  3. Grazie, molto interessante e chiaro! Sono d’accordo che l’Italia è indietro, lasciando molti in difficoltà e con supporto carente e insufficiente rispetto a quanto ormai si sa

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