Oggi andiamo a votare. Mentre ricevo messaggi di famiglie e persone molto preoccupate, mentre sono preoccupata io stessa di cosa succederà, dopo aver tranquillizzato mia figlia che no, nessuna persona le toglierà il diritto di rettificare i suoi documenti, voglio raccontarvi un aneddoto sul mio nuovo libro, l’albo illustrato per bambinə “Io sono te”, edito da Chiara Editrice e illustrato da Marlamu.
Una volta completato il libro, in attesa che i problemi di approvvigionamento della carta a causa della difficile situazione europea di sbloccassero, io e la mia editrice abbiamo chiesto al mio caro amico Saverio Tommasi se gli andasse di scrivere una breve introduzione che fosse adatta a grandi e piccinə.
Io odio chiedere le cose alle persone, anche se sono amiche. Ho proprio un problema al riguardo. Ho sempre paura di disturbare o di stressare. Ma appena gliel’ho chiesto lui, nonostante i suoi mille impegni, ha accettato subito.
Accettare non voleva però dire di ricordarsi di farlo. Così ogni tanto gli dicevo “Ti ricordi che…” E lui “No! Ma adesso sì” Solo che poi ripartiva a fare cose sicuramente più urgenti e importanti della mia introduzione. Soprattuto all’alba del probabile cambiamento politico che avverrà oggi in Italia.
Così siamo arrivatə all’ultimo giorno prima di andare in stampa e Saverio dove si trovava? Si trovava al raduno della Lega a Pontida circondato da chi nega l’esistenza deə nostrə figliə, da chi dice che le persone omosessuali fanno schifo, da chi dice noi famiglie siamo pazze, da chi grida alla “teoria gender”.
Così proprio in questo giorno e in quel luogo è stata “partorita” l’introduzione al mio piccolo libro per bambinə che inneggia alla libertà, al rispetto, all’amore. Il mio piccolo libro era là circondato da leghistə a portare avanti la sua e nostra piccola e grande battaglia. E a me questa cosa pare fantastica.
Non dobbiamo arrenderci mai e tantomeno ora. Partiamo da Pontida, alla faccia di chi non ci vuole, per andare avanti sempre più lontano perché la verità vince sempre. Per forza!
E, inutile dirlo, l’introduzione di Saverio è bellissima e mi scalda il cuore.